venerdì, ottobre 21, 2005

MAPPLETHORPE (o come si chiama lui)

Ecco trascritta la mia email di risposta a una mia collega che mi chiedeva di Mapplethorpe:

"
Capiti a fagiolo
Sono andato alla sera dell'inaugurazione a Torino invitato da amici.
Mia moglie in quanto giornalista è riuscita a farsi dare il catalogo (400 e passa pagine). Il giorno dopo ho letto i commenti e le interviste per cercare di capire cosa ci fosse di bello in ste foto, chè lì per lì non mi sono piaciute.
Ti dico le mie impressioni a freddo:
alla mostra non mi è piaciuto affatto, troppa esibizione di corpi e muscoli ( di tutti i tipi) poi invece guardando le foto del catalogo, leggendo la biografia e le interviste rilasciate da lui le cose sono cambiate:
1. le foto in sé sono perfette, perfezione nelle simmetrie, perfezione nelle luci, insomma ricerca della perfezione a prescindere dal soggetto
2. ai suoi tempi inizilali (inizio anni 70) erano non solo foto provocatorie ma quasi di denuncia, quella di una realtà gay che dire discriminata è poco.
Poichè però mi sembro essere un po' troppo bieco intellettuale, in realtà ti confesso che le sue foto non mi piacciono e ti riporto (a braccio) parole di mapplethorne (o come si chiama lui) da un'intervista letta su sto catalogo:
"E' molto difficile fotografare membri maschili in erezione in quanto per problemi di durata non è possibile avere tempo a sufficienza per misurare la luce e le ombre ottimali per la foto"
Secondo me questa affermazione dice tutto di mapplethorne o come si chiama lui.
"

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Undine ha detto...

abito lontano da TO, ma mi sarebbe piaciuto visitare la mostra... chissà, magari riuscirò presto ad andarci.
buon fine settimana